The story of a family, the story of the Mediterranean

The narrator of the story is Ali, grandfather of Kami and Burglas. His grandchildren ask him to tell them the story of their family, and how Ali left Nigeria to go to Europe when he was a young man. The story has a twist ending that reflects on issues affecting our present and future, like multiculturalism and environmentalism.

 

Here is an excerpt from the story:

 

‘The old man pauses. The rest of the story weighs heavily on him. “Well, five years had passed since my arrival in in Italy, and I had just married your grandmother. I was happy, so happy that I didn’t realise what was happening around me, the fires, the unbreathable air, the poisoned water and land, the cancer taking more and more victims. The land that welcomed me turned against us.”’

 

ALESSANDRO ZUCHI, Liceo Scientifico Statale “Vito Volterra”, Ciampino (RM)

 

Writing Does Not Go Into Exile – Centro Astalli’s literary contest

 

Thousands of high school students from 15 Italian cities participated in Centro Astalli – JRS Italy’s writing contest “La scrittura non va in esilio” (Writing Does Not Go Into Exile), part of the educational project CHANGE.

 

The expert jury, made up of writers, journalists, and representatives of international organisations chose the winners: all young students, who wrote about migration from different perspectives.

 

 

Italian version

La storia di una famiglia, la storia del Mediterraneo

 

Il narratore della storia è Ali, nonno di Kami e Burglas. I suoi nipoti gli chiedono di raccontare la storia della loro famiglia e la storia di come Ali lasciò la Nigeria per andare in Europa quando era giovane. La storia ha un finale a sorpresa che contiene riflessioni rilevanti su molti problemi del nostro presente e futuro, come il multiculturalismo e le questioni ambientali.

 

Qui un estratto della storia:

 

“L’anziano sospira. Il seguito è pesante da raccontare. «Dunque, erano passati cinque anni dal mio arrivo in Italia, ed ero appena sposato con la nonna. Ero felice, talmente felice che non mi rendevo conto di cosa accadeva intorno a me, degli incendi, dell’aria sempre più irrespirabile, delle acque e delle terre avvelenate, del cancro che mieteva sempre più vittime. Quella terra che mi aveva accolto ci si rivoltò contro». “

 

ALESSANDRO ZUCHI, Liceo Scientifico Statale “Vito Volterra”, Ciampino (RM)

 

“La scrittura non va in esilio” – Il concorso letterario del Centro Astalli 

 

Migliaia di studenti delle scuole superiori di 15 città italiane hanno partecipato al concorso “La scrittura non va in esilio” organizzato dal Centro Astalli come parte del progetto educativo CHANGE.

 

La giuria di esperti, composta da scrittori, giornalisti e rappresentanti di organizzazioni internazionali, ha scelto i vincitori, tutti giovani studenti che hanno scritto di migrazione da diverse prospettive.